Lo spettacolo, basato sulla vita e sull'opera di Karel Destovnik - Kajuh, rappresenta la voce dei giovani. Mentre nello spazio del nostro presente il movimento partigiano è solo il frutto della discordia, un capitolo in bianco e nero del nostro popolo, gli autori dello spettacolo si interrogano su una generazione passata, eternamente giovane, che è stata costretta a prendere decisioni radicali passando da gioventù ingenua a consapevole voce di ribellione, trasformandosi in voce di propaganda e finendo per fare la belva rabbiosa.

Premio per la messa in scena al 59° Festival teatrale di Maribor di quest'anno.